E' IL MOMENTO DI TOCCARE LA NATURA CON MANO
GRANDE AIGUILLE ROUSSE 3482 M
LOCALITÀ’ di PARTENZA: Diga Lago Serrù 2275 m - Chiapili di Sopra
ESPOSIZIONE: NE, NO
PERIODO FAVOREVOLE: Aprile-Giugno
DISLIVELLO: 1220 m - 1750 m (da Chiapili)
DIFFICOLTÀ’: BSA - OSA (dallo scivolo N-NE)
TEMPO DI SALITA: 4 ore - 5.30 ore da Chiapili
CARTOGRAFIA: IGM F. 41 tav. Colle del Nivolet, MU F. 08; IGC F. 3; ESCUR F.14
La classica più ambita del gruppo che regala passaggi su panorami glaciali e due possibilità di salita e discesa entrambe validissime. La più semplice salita dal versante Francese si prende passando per il passo della Vacca e attraversando il Glacier du Col de la Vache, percorsa moltissimo anche partendo dalla Val d'Isere. La seconda possibilità, più alpinistica, percorre i 350 metri di scivolo a NO e si raggiunge salendo dal colle d'OIN e attraversando il pianoro che dà sulla Val d'Isere.
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SALITA 1 per la normale:
Dal lago Serrù, superare il Canale Ballotta passando a fianco dell'omonimo rifugio, raggiungere il passo della Vacca e attraversare il ghiacciaio aggirando verso destra lo sperone roccioso che scende dall'anticima Ovest della vetta. Percorrere il ghiacciaio che caratterizza l'ultimo pendio stando verso destra, fino a raggiungere la cresta sommitale che porta in vetta. Picca e Ramponi potrebbero tornale utili in alta stagione con possibile presenza di ghiaccio.
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SALITA 2 per lo scivolo N.
Lo scivolo Nord è raggiungibile dal lago Serrù sia passando per il colle della Vacca, come descritto qui sopra, oppure passando per il colle della Capra, e successivamente per il colle d'OIN. Lo scivolo finale se pur breve può risultare impegnativo sopratutto in caso di neve molto dura, in quanto decisamente inclinato. E' bene affrontarlo sui pendii di destra fino a raggiungere la spalla pianeggiante della cresta NO che porta alla vetta.
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DISCESE:
E' possibile scendere dal lato francese passando poi per il ghiacciaio della vacca, oppure affrontare lo scivolo N, con caratteristiche vicine allo sci ripido.
In entrambe i casi se siete partiti da Chiapili o al di sotto della diga del Serrù, si consiglia di passare nuovamente per il colle d'OIN e godersi l'immenso pendio di discesa che porta in fondo al vallone del Carro e che riconduce facilmente alla strada provinciale.​