IL PIACERE
DI UN MERITATO
RIPOSO
LA VALLE DELL'ORCO
Anthony Bourdain
Percorrendo la strada provinciale 460, viene spontaneo chiedersi cosa ci sarà al termine di essa, sopratutto dopo le decine di chilometri percorsi nell'ombra delle pareti di gneiss che sovrastano una valle dimenticata, nel cuore delle alpi Graie. La fama conseguita su questa porzione di territorio alpino grazie al Parco Nazionale del Gran Paradiso, permane sui versanti Valdostani e rimane offuscata nell'unica valle del Parco che si estende da Ovest a Est, solcata dal fiume Orco, importante contributore del Po', che nasce sui pendii della Punta del Roc (4025 m). A Ceresole Reale, dopo aver percorso tre chilometri e mezzo nella galleria che rappresenta l'ultimo baluardo verso l'eden, finalmente si trovano le risposte alle domande che molti viaggiatori si pongono lungo il viaggio che separa le pianure Canavesane dall'alta Valle dell'Orco.
Un territorio unico caratterizzato da picchi imponenti, laghi alpini, foreste di larici e animali in totale libertà, in uno spazio ridotto; tutto ciò dovrebbe giustificare la visita da parte di qualsiasi turista, viaggiatore, o di qualunque cittadino che ancora non conosce le meraviglie che può toccare con mano a pochi chilometri da casa.
CONFINI
La Valle Orco è inserita nelle Alpi Graie ed occupa la porzione più ad ovest del Canavese (Piemonte occidentale). Essa confina a nord con la Valle d’Aosta, con la quale condivide il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, a sud con la Valle Stura di Lanzo, ad est con la pianura canavesana e con l’imponente anfiteatro morenico di Ivrea e ad ovest con la Francia, tramite il Parc National de la Vanoise. Il Torrente Orco attraversa la valle fino alla pianura canavesana per chiudersi alla confluenza con il Fiume Po, presso Chivasso; presenta un perimetro di circa 210 km, la quota più alta è rappresentata dai 4025 m della Punta il Roc. E' in provincia di Torino e dista circa 90 km dalla città.